Nella Valle del Freddo sono state sinora rinvenute 315 specie vegetali tra le quali due decine circa sono caratteristiche della fascia montana, subalpina e alpina riuscendo a sopravvivere perché insediate presso le bocche di alitazione di aria fredda. Ecco il loro elenco: l’iberidella alpina, la coclearia delle rupi, l’arabella stellata, il camedrio alpino, lacandidapinguicola alpina e la sassifraga di Host che costituisce il popolamento più abbondante e facilmente riconoscibile dell’intera zona microtermica. A maggiore distanza, accanto a specie del detrito come la silene sassifraga, la valeriana trifogliata, l’asplenio verde e la stella alpina, troviamo la sesleria e la carice del Monte Baldo. Dove il microclima assume temperature progressivamente meno fredde, crescono altresì l’eufrasia di Salisburgo, l’ormino dei Pirenei, ilcerastio sudalpino, ilsalice stipolato e ilrododendro peloso; specie di prateria umida - quali la parnassia e il falso asfodelo - sfruttano invece la condensazione sul suolo freddo dell’umidità atmosferica.
Oltre alla flora d’alta montagna, di notevole interesse sono anche le specie delle praterie aride, dei macereti e dei boschi ossia dei tipi di vegetazione che fanno da cornice alla flora microtermica: i detriti di falda ad esempio ospitano alcuni endemiti come l’euforbia insubrica e la festuca dei ghiaioni; le praterie accolgono numerose entità macrotermiche sia mediterranee sia steppiche, mentre sugli affioramenti rupicoli merita attenzione l’erba regina, simile ad una margherita gialla.
Nota
La visita della Riserva della Valle del Freddo costituisce un’esperienza naturalistica di notevole interesse. Il percorso va effettuato con la dovuta calma disponendo del tempo necessario per leggere il contenuto dei pannelli che si incontrano lungo il sentiero e per visitare inoltre il Centro Visitatori. Naturalmente, la stagione consigliata è la primavera in quanto si possono osservare la maggior parte delle fioriture, comprese le preziosità botaniche della Riserva. Per visitare il “cuore” della Valle del Freddo, nei mesi da maggio a luglio, è obbligatorio essere accompagnati. Sul resto del territorio protetto invece la mobilità è libera, purché ciò avvenga lungo i sentieri segnati e nell’osservanza delle normali norme di comportamento rispettoso dell’ambiente. Solamente nei periodi di visita della Riserva (da maggio a luglio) si può parcheggiare all’interno della stessa.