Itinerari nella natura

Curiosità sulla flora locale, le Orchidee delle praterie aride di Esmate

Sono meraviglie della natura per varietà, colore e forma. Le orchidee spontanee sono impossibili da coltivare, vanno quindi ammirate e rispettate sul posto perché tutti ne possano godere.

Le Prealpi lombarde sono un territorio ad alta biodiversità floristica con numerose piante endemiche, ossia a diffusione geografica limitata, e soprattutto con orchidee autoctone che costituiscono un gruppo che richiede una doverosa quanto necessaria tutela. Tra la primavera e l’estate le praterie aride attorno ad Esmate ospitano numerose e splendide fioriture di orchidee, meta di esperti e appassionati, che possono qui riconoscere e fotografare quasi la metà della sessantina di orchidee spontanee lombarde. Questa flora particolare rappresenta il patrimonio più suggestivo della biodiversità vegetale delle praterie aride del territorio. Il loro mantenimento esclude ogni forma di cura tradizionale delle praterie, soprattutto della concimazione. Il futuro di queste piante, come di molti fiori selvatici, è quindi legato alla conservazione dell’habitat. 

Anche la spontanea avanzata del bosco sulle praterie abbandonate minaccia l’esistenza di queste piante pur promuovendo la comparsa di altre orchidee boschive, come la cefalantera bianca, l’elleborina violacea e il fior di legna, che sono tuttavia molto meno numerose di quelle che stagionalmente appaiono sulle praterie aride.
Nella primavera-estate, sulle praterie compaiono dunque con relativa abbondanza specie come l’ofride fior di ragno, l’orchidea minore e l’orchidea piramidale; altre, come la cefalantera maggiore, l’ofride insettifera e la manina rosea sono abbastanza diffuse ma meno numerose; alcune sono invece molto rare come l’ofride del Benaco, il fior di legna o rarissime come l’orchidea militare, l’ofride apifera e il barbone adriatico.
La protezione di questa flora, oltre che alle leggi provinciali e regionali, è affidata al rispetto da parte di coloro che devono assolutamente astenersi dalla raccolta limitandosi all’osservazione ed alla fotografia.

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Ultimo aggiornamento
17 marzo 2022